La frequenza dei controlli dal dentista varia in base allo stato della dentatura. Per un adulto con denti sani e privi di problemi, un controllo completo è consigliato ogni sei-otto mesi anche per valutare lo stato di igiene dentale.
Il sanguinamento gengivale causato dallo spazzolamento può essere sintomo di una scorretta tecnica di spazzolamento. Altre volte invece può essere un precoce segnale d'allarme per l'infiammazione gengivale. È fondamentale consultare immediatamente il dentista per valutare l'entità del problema: potrebbe trattarsi di una gengivite oppure nei casi più gravi, l'infiammazione potrebbe essersi evoluta in una parodontite, conosciuta anche come piorrea. In questi casi è importante intervenire per evitare una perdita dei tessuti di supporto intorno al dente portando ad un'aumentata mobilità fino alla perdita dei denti.
Si consiglia di spazzolare i denti dopo i pasti principali. Tuttavia, oltre alla frequenza, è fondamentale eseguire lo spazzolamento con la tecnica corretta: i movimenti dovrebbero essere diretti dalla gengiva verso il dente, utilizzando movimenti vibratori angolati. In studio vi verrà mostrata la corretta tecnica di spazzolamento.
In generale la prima visita dentistica è consigliata tra i due e i due anni e mezzo, quando la dentatura da latte è completata. Tuttavia, una visita più precoce, ad esempio all'eruzione dei primi denti da latte, o se sono presenti fastidi o problemi del cavo orale può essere utile per fornire ai genitori informazioni sulle corrette regole di igiene orale ed alimentare.
Il fluoro rafforza lo smalto dei denti, rendendolo più resistente all'azione dei batteri e quindi proteggendoli dalla formazione di carie.
Le cause dell'alitosi possono essere molteplici e includere fattori come l'alimentazione, il tabagismo, condizioni mediche o l'assunzione di determinati farmaci. Nella maggior parte dei casi, l'alitosi ha origine all'interno della bocca. Qui i batteri presenti nella placca dentale degradano i residui alimentari, producendo composti volatili dello zolfo responsabili del cattivo odore dell'alito. L'alitosi potrebbe anche indicare problemi gengivali più gravi, come la parodontite, o la presenza di un dente necrotico. Per questo motivo, è consigliabile sottoporsi a una visita approfondita in studio.
È quindi essenziale una corretta igiene orale domiciliare, compreso un accurato spazzolamento della lingua.
La terapia canalare conosciuta anche come "devitalizzazione" implica la rimozione della polpa dentale dalla corona e dalle radici dei denti nei casi in cui la polpa sia irreversibilmente infiammata a seguito della penetrazione al suo interno da parte di batteri patogeni. Questo intervento non è doloroso poiché viene eseguito sotto anestesia. Questo al fine di garantire il comfort e sicurezza al paziente. E' comunque normale un lieve fastidio successivo alle sedute che tende a risolversi spontaneamente.
Si. Ricerche recenti hanno evidenziato che i batteri presenti nelle tasche gengivali, responsabili della malattia parodontale, possono entrare nel flusso sanguigno e diffondersi in altre parti del corpo, causando gravi patologie. Sono state individuate correlazioni con malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, diabete e persino complicazioni durante la gravidanza.
La gengivite è un'infiammazione e un'infezione delle gengive che, se non trattata, può progredire fino alla parodontite. La parodontite, conosciuta anche come piorrea, è una condizione che colpisce i tessuti che supportano i denti, inclusi il legamento parodontale, le gengive e l'osso circostante. Questa condizione porta alla loro degenerazione e riassorbimento, e se non trattata adeguatamente, può portare alla perdita dei denti stessi. I sintomi più comuni includono il sanguinamento e gonfiore delle gengive e la mobilità dentale.
Se le macchie non sono date da ipomineralizzazioni dello smalto si può optare per una seduta di igiene dentale professionale. In studio utilizziamo strumenti innovativi come l'air flow per rimuovere le macchie nel modo più conservativo possibile senza danneggiare lo smalto dei denti. Un utile accorgimento può essere quello di usare una cannuccia per bere bevande colorate che possono macchiare i denti oppure, se possibile, lavati subito i denti o sciacqua la bocca con acqua o mastica un chewing-gum senza zucchero.
Entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi per questo motivo è necessaria un'attenta visita per capire quale soluzione sia la miglior scelta per il paziente anche in base: alla sua condizione di salute orale e le sue esigenze. Gli impianti dentali sono inseriti direttamente all'interno dell'osso senza influenzare i denti circostanti, offrendo un notevole vantaggio biologico. Tuttavia, completare un impianto richiede generalmente da 4 a 6 mesi. D'altra parte, se i denti adiacenti al dente mancante sono già compromessi (es.da lesioni cariose), un ponte, che può essere completato in poche settimane, potrebbe essere la soluzione più adatta anche per proteggere i denti circostanti.
L'estrazione di un dente è eseguita solo se ci sono indicazioni adeguate. Per questo motivo è necessaria un'attenta visita per determinare rischi e benefici. Le ragioni per cui potrebbe essere necessaria includono: carie dolorose, infiammazioni gengivali ricorrenti, difficoltà nel mantenere una corretta igiene orale per il dente adiacente etc..A volte, questi problemi possono essere presenti senza sintomi evidenti, per questo le visite regolari dal dentista sono cruciali per rilevare eventuali complicazioni precocemente.
Sensazioni di dolore nella mandibola, difficoltà nell'apertura della bocca, cefalee e rigidità muscolare al collo e spalle sono tutti segnali comuni di digrignamento.
Questo disturbo, insieme al serramento dei denti durante il giorno, può provocare danni significativi nel tempo, tra cui l'usura dello smalto, l'abrasione dei denti e il deterioramento dell'articolazione temporo-mandibolare. È importante intervenire, insieme ad una terapia cognitivo-comportamentale, anche tramite l'utilizzo di un dispositivo chiamato "bite" che protegge i denti e rilassa i muscoli della masticazione.
Assolutamente sì, questo perché i denti da latte svolgono diverse funzioni cruciali tra cui: masticazione e nella corretta pronuncia dei suoni, guidano l'eruzione e mantengono lo spazio per i denti permanenti prevenendo inclinazione o affollamento dei denti permanenti. Inoltre, un'infezione in un dente da latte può influenzare la forma e il colore dei denti permanenti che stanno ancora sviluppandosi all'interno dell'osso.
Grazie alle nuove tecnologie ortodontiche, molti casi possono essere corretti con successo anche in età adulta. Tra le terapie innovative, in studio si utilizzano anche mascherine invisibili è particolarmente diffuso poiché non solo garantisce un'elevata estetica, ma è anche poco invasivo. A seconda delle necessità del paziente, la durata del trattamento può essere relativamente breve. Questo consente al paziente di mantenere la sua vita sociale senza l'inconveniente di mostrare apparecchi metallici tradizionali. Tuttavia è necessaria una specifica visita per conoscere
Gli apparecchi ortodontici possono interferire con la corretta igiene orale aumentando l'accumulo di placca e quindi aumentando il rischio di sviluppare lesioni cariose. Per questo motivo vanno seguiti vari accorgimenti. Gli apparecchi mobili devono essere rimossi durante la pulizia dei denti, garantendo così una corretta igiene orale. L'apparecchio fisso deve essere pulito grazie a speciali spazzolini. Tuttavia, lo spazio tra la superficie del dente e ciascun attacco dell'apparecchio fisso è sigillato con un cemento che rilascia fluoro, il che impedisce lo sviluppo di carie. Pertanto, mantenendo una corretta igiene orale e seguendo le istruzioni che vengono fornite in studio, è possibile prevenire efficacemente qualsiasi problema anche con un apparecchio fisso.
Al termine della terapia ortodontica, è essenziale utilizzare un'apparecchiatura di contenzione per evitare lievi spostamenti dei denti nel tempo. È importante seguire diligentemente le indicazioni riguardanti i tempi e l'uso dell'apparecchio di contenzione.
Un'adeguata durata per una pulizia ottimale dei denti è di circa 4 o 5 minuti, e si consiglia di lavare i denti dopo ogni pasto o almeno due volte al giorno, mattina e sera. Per una corretta igiene orale sono necessari dispositivi come uno spazzolino adatto, selezionato in base alle esigenze del paziente per forma, dimensioni e durezza delle setole. Durante lo spazzolamento è inoltre importante seguire la corretta tecnica di spazzolamento. Durante lo spazzolamento, si consiglia di eseguire movimenti dall'alto verso il basso per l'arcata dentale superiore e dal basso verso l'alto per l'arcata dentale inferiore, ripetendo questo processo per ogni dente e includendo anche le superfici interne, come il lato del palato e la lingua. Sono inoltre fondamentali il filo interdentale monouso va utilizzato per rimuovere i residui di cibo tra un dente e l'altro con movimenti delicati . Lo scovolino interdentale è un piccolo spazzolino conico utilizzato per pulire ampi spazi tra i denti sempre facendo attenzione a preservare la papilla interdentale. Il collutorio, passato dopo lo spazzolamento per circa 30 secondi, è utile a diversi scopi grazie all'aggiunta di sostanze mediche, fluoro o agenti antinfiammatori o antibatterici come la clorexidina.
In studio viene inoltre risposto ogni dubbio riguardo ai dispositivi per l'igiene orale nonché le tecniche corrette.
Oltre che per un fattore estetico, questa condizione può aumentare il rischio di carie e parodontiti a causa dei problemi di igiene orale che ne derivano. Inoltre, può causare problemi all'articolazione temporo-mandibolare, dolori muscolari e riduzione dell'efficienza masticatoria.
Un granuloma è una lesione che si forma intorno all'apice di una radice del dente, o anche lungo la parete della radice o alla biforcazione di due o tre radici. Questa lesione si sviluppa a causa di un'infezione batterica che porta ad un'infiammazione cronica del nervo e del tessuto circostante. Tale infiammazione porta all'erosione e al riassorbimento dell'osso nelle vicinanze. Il granuloma non guarisce spontaneamente e richiede un trattamento specifico, che in alcuni casi può includere l'estrazione del dente coinvolto.
Ovviamente bisogna valutare caso per caso, tuttavia a volte diventa necessario incapsulare un dente devitalizzato per aumentarne la sua resistenza. Infatti, mancando la polpa ed il nervo il dente tende a disidratarsi e per questo motivo perde la sua elasticità e di conseguenza resistenza ai carichi masticatori.
Togliere un dente deve essere l'ultima opzione. Tuttavia, un dente deve essere estratto quando, in presenza di una patologia, non è possibile perché non sono presenti condizioni adeguate per un trattamento conservativo o endodontico, oppure quando la sua permanenza potrebbe causare danni ai denti o all'osso circostante.
Per l'inserimento degli impianti bisogna eseguire una preliminare visita e delle radiografie per valutare la condizione dell'osso del paziente. Successivamente, si procede con l'intervento di inserimento nella maniera meno invasiva possibile e grazie all'anestesia si riduce al massimo il fastidio. Per gestire eventuali fastidi post-operatori, che di solito sono lievi, può essere sufficiente assumere un comune antidolorifico da banco. Si procede con la protesizzazione dell'impianto al fine di sostituire l'elemento perso secondo i tempi adatti al caso clinico.
L'otturazione è una procedura terapeutica eseguita dal dentista per ricostruire un dente affetto da una lesione cariosa oppure danneggiato, scheggiato al fine di ripristinare le sue condizioni anatomiche ottimali. Questo processo implica la rimozione del tessuto cariato e l'applicazione di materiali specifici che garantiscono la protezione del nervo dentale garantendo funzionalità ed estetica.
L'ipersensibilità dentale può essere trattata in modo efficace solo dopo aver individuato e affrontato la causa sottostante. Le cause del problema possono essere molteplici tra cui: uno spazzolamento eccessivamente vigoroso dei denti, l'uso di dentifrici abrasivi o da una dieta ricca di cibi acidi che possono causare demineralizzazione dello smalto. Per affrontare questa situazione, è possibile ricorrere a trattamenti personalizzati e mirati alla sigillatura dei tubuli dentinali. In studio sono presenti tecnologie avanzate e tecniche innovative per risolvere questo fastidioso problema come ad esempio l'utilizzo del laser a diodi. Questo permette di vetrificare istantaneamente la dentina esposta occludendo i tubuli dentinali, responsabili dell'esposizione del nervo.
La placca batterica è costituita da un insieme di microrganismi, principalmente batteri, ma talvolta anche virus e funghi. Normalmente, i batteri sono presenti nella bocca, ma in determinate condizioni, come una scarsa igiene orale, possono proliferare in modo eccessivo. Quando si uniscono con alcune sostanze presenti nella saliva formano uno strato, denominato placca, sulla superficie di: denti e gengive. La placca con il tempo indurisce a seguito della deposizione di minerali salivari formando il tartaro, che non può più essere rimosso se non attraverso trattamenti professionali. Placca e tartaro sono estremamente dannosi, causando lesioni significative a: denti, gengive, tessuti di supporto dei denti, protesi ed impianti.
La carie è una patologia che si manifesta attraverso lesioni cariose su uno o più elementi dentari. La lesione, caratterizzata dalla graduale distruzione dello smalto dei denti, inizia quando i batteri producono sostanze acide a partire dai residui di cibo, spesso zuccherini, non rimossi. Questo processo porta ad acidi che abbassando il pH orale dissolvono lo smalto e più velocemente la dentina formando cavità sempre più ampie. Questo in denti sani porta a dolore e sensibilità a certi alimenti, in particolare quelli dolci.
La sostituzione dei denti mancanti con protesi dentali è essenziale perché, in assenza di questo trattamento, possono verificarsi diversi problemi tra i quali: perdita di tessuto osseo, problemi di malocclusione conseguenti all'inclinazione dei denti adiacenti verso gli spazi vuoti e perdite nell'efficienza della masticazione.
L'osteoporosi, se non è grave e non coinvolge la zona dove è previsto l'impianto dentale, non rappresenta una controindicazione. Tuttavia, è importante valutare ogni situazione singolarmente, mediante esami e radiografie. Per questo motivo è necessaria una visita in studio per validare le possibilità e vedere possibili alternative.
Lo sbiancamento dentale è una procedura non invasiva e priva di dolore per restituire ai denti un colore bianco. In studio offriamo la possibilità di effettuare lo sbiancamento in modo domiciliare, in completa autonomia, oppure in studio.